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La cultura equestre dell’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia

È proprio in occasione del secondo weekend della 37° Coppa degli Assi che l’Istituto di Incremento Ippico per la Sicilia ha organizzato una cena di benvenuto per i cavalieri impegnati nelle competizioni sportive.

La serata si è svolta nel cuore della città etnea in uno spazio secolare dedicato alla conservazione, al miglioramento e alla diffusione delle razze equine siciliane: la sede dell’Istituto.

La struttura raccoglie l’eredità funzionale e strutturale del Regio Deposito Stalloni, creato nel 1884 dall’allora Ministero della Guerra, con l’obiettivo di preservare ancora oggi l’importante patrimonio genetico del Puro Sangue Orientale. Infatti, l’evento ha permesso agli atleti di conoscere la cultura equestre del territorio siciliano con visite guidate al museo delle carrozze e dei finimenti.

Un’occasione per approfondire anche la storia della Tenuta Ambelia, originariamente appartenuta ai principi Branciforti – che in un primo momento la destinarono a vigneto – e oggi gestita dall’Istituto Incremento Ippico per la Sicilia, sede del Centro Equestre del Mediterraneo.  Un luogo, di oltre 50 ettari, in cui la natura si riappropria dei suoi tempi e in cui i veri “padroni” di casa sono i cavalli. Un patrimonio di biodiversità che conta più di 80 esemplari in libertà tra Purosangue Orientale, Anglo-Orientale, asino Ragusano e Pantesco.

Ad Ambelia la natura incontra lo sport e la tradizione abbraccia l’innovazione grazie a un eccellente impianto sportivo, palcoscenico di importanti manifestazioni equestri di respiro nazionale e internazionale. Tra questi Coppa degli Assi, che, con i suoi quasi quarant’anni di storia, è, dopo Piazza di Siena, il più antico tra i concorsi ippici internazionali d’Italia.

 

Guarda il video della serata: VIDEO

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